Il patrimonio storico
Il castello di Kutjevo è un bene protetto del patrimonio architettonico, annoverato tra i monumenti più belli del ricco patrimonio culturale di questa parte della Slavonia e della Croazia.
Durante il Medioevo, sulle pendici meridionali del Papuk fu realizzato un sistema di avvistamento e difesa che comprendeva la costruzione di una serie di fortezze. Una di esse è il Velički stari grad. Questa fortezza si trova a nord della chiesa di S. Agostino, sul margine meridionale del colle di Lapjak, a 452 m s.l.m. Visitarne i resti è una vera piccola avventura, ma la fatica fatta per salirvi diventa trascurabile quando si ha davanti la vastità della Valle d'Oro che si estende ai piedi del colle.
Il centro del villaggio di Kaptol, a soli 12 chilometri da Požega, è dominato da una fortezza tardo gotico-rinascimentale, attorno alla quale si possono ancora vedere i contorni del fossato di difesa, un tempo riempito con l'acqua del vicino ruscello Bistra. Si tratta di un castello di forma esagonale irregolare formato da torri rotonde e semitorri.
Quel che resta dell’antica cittadella di Pakrac (Stari grad) si trova proprio nel centro dell’abitato, nell'area in cui si trovano gli uffici comunali, l'ufficio postale e la stazione di polizia.
Sulle pendici settentrionali della Požeška Gora, non lontano dall'abitato di Brestovac, si trovano i resti di una torre medievale su cui resiste ancora il telaio del portale in legno. Si trattava di un forte che fu costruito come parte integrante del sistema difensivo sul tratto settentrionale della citata catena montuosa nel corso del XIV secolo, ossia all'epoca delle incursioni ottomane, e che aveva lo scopo di vegliare sulla strada che portava alla valle di Požega.
La Cantina Spahijski (o Španski, come viene anche chiamata) è uno degli edifici più imponenti di Pakrac e dintorni. Si compone di due ali che si incastrano l’una nell’altra: la facciata della prima ala si affaccia su via Strossmayer, mentre la sua seconda ala è come incastonata nel colle, e si trova sotto la sede del Hrvatski dom (Casa croata).
Sulle pendici orientali del monte Psunj, vicino ai paeselli di Čečevac e Šnjegavić, si trovano i resti archeologici dell'abbazia benedettina di S. Michele a Rudina, la “Monte Cassino” di Požega.
Sulle pendici meridionali del Papuk, sopra il villaggio di Kaptol, c’è un sito archeologico che porta il suo stesso nome. Durante la prima età del ferro (800-400 a.C.), la comunità che abitava in quella zona era solita seppellire i defunti più illustri sotto grandi tumuli di terra localmente chiamati humci. Nella località di Kaptol-Gradac c'era un insediamento fortificato a cui appartenevano due cimiteri: la necropoli di Kaptol-Gradac e la necropoli di Kaptol-Čemernica.
Il villaggio di Kuzmica si trova sulla strada tra Pleternica e Požega. Accanto alla chiesa barocca che domina l’abitato c'è un vecchio edificio corrispondente alla Curia signorile Kušević. Appartenuta alla tenuta Blacko, di proprietà della famiglia Ohmučević-Grgurić, originaria di Dubrovnik, nel 1767 fu acquistata dal notaio della contea di Požega, N.H. Ljudevit Hranilović. La tenuta rimase tra i beni di famiglia fino alla metà del XIX secolo, quando fu acquistata dal N.H. Svetozar Kušević, per poi essere nazionalizzata nel 1945.
Il castello di Čaklovac si trova su una ripida collina, sui contrafforti settentrionali dello Psunj, a sud della strada Pakrac-Požega, vicino al villaggio di Dragović. Nel medioevo, il borgo aveva un'importante posizione strategica perché la strada da Kamengrad e Požega, in direzione di Pakrac, passava proprio là sotto. La fortezza fu edificata nel XIII secolo sui possedimenti degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme. È menzionato nel XV secolo col nome di Csaktornya mentre, in alcuni documenti successivi, è chiamato castello di Čakovec, che alla fine divenne Čaklovac.
A sud del villaggio di Viškovci, tra i boschi della Požeška gora, c'è una fortezza chiamata Viškovački grad. Questa imponente rovina può essere raggiunta tramite i sentieri che attraversano i boschi in direzione dei paesi di Viškovci, Blacko o Vesela.