Cose d'interesse

Buon vento per il mare Pannonico

Dove oggi ci sono pianure verdi, montagne e colline, fitti boschi, vigneti fecondi e fertili frutteti, ventiquattro milioni di anni fa c'era nient’altro che il mare.

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I segreti del parallelo 45,3

Chiariamo fin da subito una cosa: questa non è una storia di concetti geografici, ma di puro edonismo. Di edonismo con la E maiuscola, perché in questa regione vitivinicola della Slavonia d’oro si bevono vini di qualità eccelsa e la migliore graševina (riesling italico) della Croazia.

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Il barone Franjo Trenk

Signore feudale, condottiero, comandante dei volontari dei gendarmi, avventuriero, giocatore d'azzardo, eccellente soldato sopravvissuto a 14 ferite e 102 duelli, finì i suoi giorni in prigione, dopo essere stato privato della sua libertà. Il barone Franjo Trenk, nato in Slavonia ma di origine prussiana, è più di una leggenda, soprattutto nella Regione di Požega, tante sono le storie mirabolanti e fantastiche che si raccontano sulla sua vita. Col tempo è diventato quasi un mito.

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Madame Cliquot

La leggenda narra che Madame Clicquot, quella stessa donna che nel XIX secolo conquistò il mondo con il suo champagne, visitò Pleternica mentre era in viaggio verso San Pietroburgo. Restò così estasiata dalle colline e della qualità delle botti di rovere della Slavonia che, una volta ritornata nel suo Champagne, inviò alla gente di Pleternica alcune marze di vite.

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Banovac di Slavonia

Quello che la kuna o l'euro sono oggi per l’uomo moderno, nel XIII secolo era il banovac di Slavonia. Una delle monete medievali più belle e più diffuse, coniata per la prima volta nella prima zecca croata, all'interno delle mura del centro storico di Pakrac. Il conio andò avanti per ben quattro anni, dal 1256 al 1260, quando poi fu trasferito a Zagabria.

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Bećarac

Il bećarac permea la vita e i costumi della Slavonia, in particolare di Pleternica, che faceva parte delle terre di confine. Si nasceva, viveva e moriva al canto del bećarac.

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L’orologio a sveglia

Nella soffitta del museo c'è, tra le altre cose, un oggetto davvero speciale: si tratta dell’orologio a sveglia, un'invenzione di Konstantin Haidenegg. Konstantin Haidenegg era stato il direttore delle Poste e telegrafi del Regno a Pakrac a cavallo dei secoli XIX e XX, e fu anche menzionato come uno dei consiglieri della Rappresentanza del Comune di Pakrac.

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