Il sito archeologico Kaptol

Sulle pendici meridionali del Papuk, sopra il villaggio di Kaptol, c’è un sito archeologico che porta il suo stesso nome. Durante la prima età del ferro (800-400 a.C.), la comunità che abitava in quella zona era solita seppellire i defunti più illustri sotto grandi tumuli di terra localmente chiamati humci. Nella località di Kaptol-Gradac c'era un insediamento fortificato a cui appartenevano due cimiteri: la necropoli di Kaptol-Gradac e la necropoli di Kaptol-Čemernica.

La parte centrale del rituale funerario dei dignitari di Kaptol consisteva nella cremazione del cadavere su una pira. Il defunto o la defunta veniva deposto sulla pira vestito col costume tipico, i cui elementi (come armi, gioielli o utensili per la tessitura) riflettevano la funzione ricoperta in vita. I guerrieri più ricchi venivano spesso bruciati col cavallo o su un carro. Dopodiché, i resti della pira venivano raccolti e collocati nelle camere funerarie insieme al viatico per l'altro mondo. Di norma le camere funerarie, costruite in legno, erano murate con la tecnica della muratura a secco, poi venivano interrate, creando così i tumuli che conosciamo. Visibili com’erano, questi tumuli fungevano probabilmente anche da imponenti monumenti, a testimonianza della reputazione e della forza della comunità locale.

Il sito è attraversato dal percorso archeologico “Sulle tracce dei guerrieri – la prima età del ferro nella Valle d'Oro”. L’itinerario segue un percorso preistorico lungo il pittoresco corso del ruscello Bistra, attraverso la necropoli sotto i tumuli di Kaptol-Čemernica, per poi salire verso i resti dell'insediamento nella località di Kaptol-Gradac e scendere fino alla seconda necropoli. Si tratta di un percorso che attraversa terre pittoresche coltivate a vigneto e boschi selvaggi, e che, oltre all'elemento culturale, offre anche la possibilità di una vacanza attiva a chi ama passeggiare o pedalare all’aria aperta.